GIFFONI VALLE PIANA (SA)

CONVENTO S. ANTONIO (1585)

Dalla Relazione del 1720 apprendiamo: «Di Giffoni non ho ricavato altro se non che il luogo consiste in diversi casali aperti, alcuni de’ quali sono distanti fra loro un tiro di moschetto; altri un miglio, altri più e altri meno … Nel mezzo degli accennati casali (uno dei quali si chiama Mercato) vi e un elevato monticello sul quale posa il nostro convento, di aria sana, in luogo aperto, vicino alla strada … Il fondo fu dato gratis et amore dalla liberalità del sig. Giovanni Ferrante Bagniuolo, gentiluomo di Giffoni … Alla spesa concorsero i Comuni dei suddetti Casali».
Fu sede del Capitolo Provinciale celebrato nel 1599.
Fino al 1830 non risulta che abbia avuto un ruolo specifico nella Provincia, perché non fu mai, almeno per quanta ci risulta; ne luogo di Studio ne di noviziato.
II convento fu chiuso il 28 settembre 1811, nonostante che l’Intendente Salvatore Mandrini ne avesse motivato la sussistenza perché necessario alla popolazione dispersa per le campagne. La comunità fu trasferita nel convento di Salerno, come pure gli arredi sacri, i generi di consumo, le suppellettili e l’organo della Chiesa, mentre gli argenti, pesati ed elencati, furono requisiti e consegnati al consigliere dell’Intendenza Leonardo Galdi; i libri requisiti passarono alla biblioteca provinciale di Salerno.
II convento fu ripristinato con Regio Decreto del 20 agosto 1817. Per la riapertura si resero parte attiva Mons. Pinto, il Sindaco Giuseppe Duccilli, i Decurioni, i Parroci e le popolazioni dei vari Casali. L’Intendente, informando il Ministro, non manca di aggiungere: «in non posso che far eco ai fervidi voti di quelle popolazioni… L’inquilino che tiene in fitto il locale e pronto a rilasciarlo subito che sarà ripristinato».
Così il convento ospito ben presto lo Studio dal 1830 al l836; nel 1842 raccolse il corso ginnasiale, mentre dal 1852 al 1859 fu sede prima degli studenti di filosofia e poi di quelli di teologia.
A spezzare tutto questa fervido operare vennero le leggi della seconda soppressione del 1866, che chiusero il convento e la chiesa. Vi rimasero solo alcuni sacerdoti ospiti di alcune famiglie rendendosi utili nell’apostolato e nella istruzione della gioventù.
Dalle statistiche troviamo il P. Antonio da Giffoni Rettore della chiesa del convento nel 1874. Dai Verbali Definitoriali sappiamo che venne concessa ad alcuni frati la facoltà di abitare in una parte del convento, pagandone il fitto (anno 1900), mentre nel restante fabbricato si istallo il «Lazzaretto». Rinnovando il fitto nel 1928 si chiese al Municipio la rimozione del «Lazzaretto».
Negli anni quaranta fu adibito a seminario serafico, e nel 1957 il convento, ristrutturato completamente e ampliato, fu destinato a sede di Studio Filosofico e Teologico, che vi rimase fino al 1967.
Dal 2000 fino al 2012 è stata sede del Postulato interprovinciale CIFIS.
Attualmente ospita la casa d’accoglienza e il centro di pastorale giovanile vocazionale.

Contatti:
Convento “S. Antonio”
Casa Accoglienza Giovanile
84095 Giffoni Valle Piana (Sa)
Tel. 089/868322
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